sabato 30 aprile 2011

ORARI FESTA DEL PERDONO

IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL PERDONO GLI ORARI DI APERTURA SARANNO I SEGUENTI:

DOMENICA 1° MAGGIO: DALLE ORE 07.00 ALLE ORE 12.00 E DALLE ORE 15.30 ALLE ORE 19.00

DOMENICA 2 MAGGIO: CHIUSURA

martedì 26 aprile 2011

ZAINI SCONTATI DEL 40%

PER RINNOVO COLLEZIONE
SOLO SU: CONVERSE, PAUL FRANK, CATTIVIK, SLURP, BUSQUETS, BAKUGAN


SCONTO 40%

mercoledì 20 aprile 2011

NOVITA' DI MAGGIO




DA MAGGIO

SCONTO DEL 10%

UN ROMANZO DI DIFFENBAUGH VANESSA

APRO E CHIUDO A PASQUA

Per le festività pasquali osserverò i seguenti orari:
DOMENICA 24 : APERTO DALLE ORE 07.00 ALLE ORE 12.15
LUNEDI' 25: CHIUSO TUTTO IL GIORNO

Buona Pasqua a tutti!!!

sabato 9 aprile 2011

SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE

IN OCCASIONE DEL 
SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE 
PROPONIAMO DUE LIBRI A TEMA CON LO 
SCONTO DEL 10%

CAPOLAVORI DEL DESIGN ITALIANO


A CURA DI MANFERTO DE FABIANIS V.


COLLANA ARTE E ARCHEOLOGIA


 
WHITE STAR EDIZIONI





Da sempre il made in italy e' sinonimo di qualita' e stile. tali peculiarita' del design italiano sono evidenti nel volume che ne racconta la storia attraverso l'opera dei suoi progettisti. con l'eccezione dei maestri del car-design che non vengono trattati in questo volume per ogni periodo storico sono presentati i designer di riferimento in schede che riportano una sintesi dell'approccio progettuale e una selezione dei prodotti piu' significativi ormai considerati vere e proprie icone del design contemporaneo. prendendo avvio dagli oggetti di arredo del movimento moderno e dalla famosa macchina da scrivere lettera 22 di marcello nizzoli il volume si sofferma su alcuni progetti dei grandi mastri del design italiano come achille castiglioni joe colombo vico magistretti bruno munari ettore sottsass marco zanuso. vengono inoltre presi in esame quei laboratori e studi che aderendo al movimento radicai design degli anni settanta proponevano progetti di contestazione e di rottura. un intero capitolo e' dedicato ai protagonisti del design industriale italiano contemporaneo capaci di leggere le tendenze e di tradurle in oggetti creando cosi' il nuovo gusto italiano che verra' esportato nel mondo. ed e' con un riferimento internazionale che si chiude il volume proponendo l'esempio di alcuni designer stranieri che proprio in italia sono riusciti a portare al successo le proprie idee.


ABITARE CON I LIBRI


DI GEDDES-BROWN LESLIE

TRADUZIONE DI ARCHETTI M.

COLLANA ARREDAMENTO E DESIGN

 ELECTA EDITORE


i libri offrono l'inesauribile piacere della conoscenza e se collocati sapientemente permettono di creare innumerevoli soluzioni d'arredo in grado di conferire calore e personalita' alle nostre abitazioni. in questo volume illustrato con 150 immagini di interni realizzate in tutto il mondo leslie geddes-brown bibliofila dichiarata suggerisce una serie di soluzioni pratiche e inconsuete per utilizzare e sistemare al meglio i libri in ogni ambiente sfruttando anche gli angoli dimenticati della casa. se l'amore per la lettura e il collezionismo di libri possono creare il rischio di un sovraffollamento disordinato questo libro esplora i vari aspetti relativi alla conservazione dei volumi e alla loro esposizione. il capitolo vivere con i libri mostra come i volumi possano migliorare l'atmosfera di una casa rendendola piu' intima e accogliente. lavorare con i libri suggerisce alcuni metodi per organizzare le opere di consultazione dalle biblioteche modello in perfetto ordine ai cumuli di volumi che ogni autore raccoglie intorno a se perfino sul pavimento. progettare per i libri presenta gli esempi di librerie piu' creativi e offre spunti sull'illuminazione fornendo idee su come combinare i libri con i complementi d'arredo per realizzare interni di grande effetto. infine oltre la libreria suggerisce i sistemi piu' ingegnosi per sfruttare al massimo il fascino dei volumi come oggetti decorativi.


FINO AL 30 APRILE E FINO ESAURIMENTO SCORTE.

mercoledì 6 aprile 2011

UNA RIVISTA AL MESE


n Viaggio rivoluziona il concetto del mensile tradizionale di turismo, proponendo ai lettori un vero e proprio "strumento" per il viaggio.
DIRETTORE: Andrea Biavardi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1997
DIFFUSIONE: 37.886 (ADS Media Mobile novembre 2010)
(dal sito www.cairocommunication.it)
DISPONIBILE IL NUMERO DI APRILE

JONATHAN FRANZEN - LIBERTA' -


Libertà è un capolavoro del romanzo americano. Non si limita a raccontarci una storia avvincente: la profonda intelligenza morale del suo autore inonda di luce nuova il mondo che crediamo di conoscere.
The New York Times Book Review
***
Con Le correzioni, pubblicato negli Stati Uniti una settimana prima dell’undici settembre, Jonathan Franzen aveva già messo d’accordo gran parte di critica e pubblico, ma l’accoglienza riservata a Libertà ha il sapore della consacrazione. «Great American Novelist»: è la didascalia con cui Time accompagna la fotografia di Franzen sulla copertina del 23 agosto. Un riconoscimento, questo, che raramente tocca agli scrittori.
«Se Libertà non è il Grande Romanzo Americano – rincara il Telegraph – onestamente non so cosa possa esserlo. La ragione per celebrarlo non è che fa qualcosa di nuovo, ma che fa qualcosa di antico, qualcosa che si credeva morto, e lo fa alla grande».

Ma Franzen, pur essendo riuscito in quello che da tempo dichiarava come suo intento, tiene a una precisazione: «Del modello ottocentesco uso solo l’esperienza del romanzo che ti porta via da te, il desiderio di tornare a casa per riprenderlo. Ne abbiamo molto bisogno», dice in un’intervista sulvenerdì di Repubblica. E sottolinea: «Il lavoro preparatorio dei miei libri è concentrato sui temi di oggi».
Un lavoro preparatorio che, nel caso di Libertà, è durato nove anni, una gestazione fatta di riflessioni e appunti e studi, di raccolta e orchestrazione, al termine della quale – dice la leggenda – Franzen avrebbe scritto senza interruzioni le seicento pagine del suo nuovo romanzo. I fatti, poi, stanno a dimostrare che forse non è andata proprio così, e che Franzen ha lavorato a lungo di cesello, intervenendo sulla trama e sui personaggi fino al momento della messa in stampa.
Alcuni episodi hanno trasformato l’uscita di Libertà in un evento di costume: il primo reading del libro è stato annullato a causa del furto degli occhiali dell’autore, Obama è stato fotografato mentre inaugurava le sue vacanze con una copia del libro sottobraccio. E poi, naturalmente, il plauso unanime della critica, inclusa Michiko Kakutani, il critico più autorevole del New York Times, che era stata definita da Franzen come «la donna più stupida della città». Ma lei, alcuni anni dopo, non ha avuto problemi a definireLibertà «un esaltante capolavoro», impegnandosi in un lungo elogio alla maestria e all’intelligenza narrativa di Franzen.
La Kakutani non è stata l’unica a mettere da parte orgoglio ed eventuali questioni personali a favore dell’amore per la letteratura di qualità: Oprah Winfrey, nonostante il rifiuto di Franzen di partecipare al suoBook Club con Le correzioni (rifiuto seguito da aspre polemiche), ha rinnovato l’invito. E Franzen, questa volta, ha accettato. Può darsi che, come l’autore confida al venerdì, l’evoluzione della sua prosa – meno caustica, meno concentrata sull’effetto e sul sarcasmo – sia davvero «un resoconto di quello che è successo all’autore… E io, – ha detto Franzen, – non sono più incazzato».
Ciò che è evidente, al di là dei sorrisi o delle critiche che episodi come questi possono strappare, è che Libertà è il grande romanzo di un grande autore.
Jonathan Franzen raccoglie i cocci del Nuovo Sogno Americano, raccontando gli anni Duemila – quelli di Bush, di Enduring Freedom, delle lobby governative, dell'ecologia, dei trust-fund e dei quartieri che cambiano volto – attraverso l’esplorazione dei legami familiari, nostro malgrado (o per fortuna) indissolubili. In balia di un orizzonte su cui si scontrano dovere e desiderio, i personaggi di Franzen combattono una battaglia in cui tutti cercano il proprio posto e inseguono l'illusione di «sentirsi speciali», davvero. In prima linea troviamo Walter e Patty Berglund, con la loro famiglia colta, progressista, rispettosa dell'ambiente, ben inserita e benestante, ma azzoppata da dubbi e incidenti di percorso sempre più difficili da ignorare: la rivolta del figlio Joey – che va a vivere dai rozzi e repubblicanissimi vicini –, l'insoddisfazione di Patty – che da stella del basket universitario si vede tramutata in casalinga con troppo tempo a disposizione per rimuginare sul passato –, i compromessi che Walter si trova ad accettare – condannare una specie di uccellini blu all'estinzione o permettere che un'intera montagna venga sventrata? –,  fino al complesso di inferiorità che un po' tutti nutrono verso il vecchio amico Richard Katz, fascinoso ma volubile musicista rock e terzo vertice di un triangolo rimasto, per anni, soltanto platonico. 
Jonathan Franzen intreccia il presente ai ricordi, il matrimonio alla politica, il desiderio di fuggire alla paura di deludere, e ci consegna all’esperienza di una verità agghiacciante: il raggiungimento del bene implica – sempre – l’attraversamento del male. E la moltiplicazione delle possibilità ha in sé il germe dell’angoscia: «se sono libero di scegliere, allora come devo vivere?»